sabato 7 aprile (ore 21.00)
commedia dialettale
di Antonio Stefani per la regia di Alvin
tratto dall’omonimo in lingua di Mario Amendola e Bruno Corbucci
Compagnia ASTICHELLO (Cavazzale)
Spettacolo leggero, di taglio estremamente comico ma non per questo privo di contenuti e di simbolismi, che si evidenziano a partire dalla scenografia.
La vicenda si svolge, infatti, all’interno di uno studio notarile di antica tradizione ma di assai modesto presente, ubicato in un vecchio palazzo del centro di Vicenza: ma ecco che la città – entità onnipresente, osservata e a sua volta osservatrice – diviene un tutt’uno con lo studio, quasi filtrando attraverso le pietre dei muri e lasciando impressi riflessi di sé sulle pareti, che non si limitano quindi a fare da contenitore, ma si aprono a un ideale mondo cittadino i cui personaggi – entrando dal grande portale – animano il racconto in una fusione continua tra ieri e oggi.
Fulcro della commedia è un modesto avvocato di provincia, disordinato e arruffone ma con un cuore d’oro, che vive la sua esistenza da scapolo sul filo dell’indigenza, affiancato solo dalla fedele governante, da anni pazzamente innamorata di lui ma non corrisposta. Il tran-tran dello spiantato professionista viene però rivoluzionato dall’improvviso arrivo di una giovane, sua lontana parente, che con la propria esuberanza e intraprendenza riesce a portare a tutto l’ambiente una nuova vitalità, che cambierà la vita del protagonista.
Arricchito da numerosi personaggi comici, che con dialoghi incalzanti e serrati creano equivoci ed episodi di esilarante comicità, lo spettacolo fornisce un vivace spaccato di vita quotidiana… regalando anche l’ovvio, scontato, irrinunciabile lieto fine.