CO’ XE MASSA… XE MASSA!

sabato 2 dicembre (21.00)
commedia dialettale

di Nicoletta Bauce
Compagnia BRUTTI MA BUONI (Arre PD)
regia di Daniele Pastori e Nicoletta Bauce

La vicenda si svolge all’interno di un modesto albergo di provincia gestito da Germana, titolare dal pugno di ferro, ma dal cuore morbido verso la figlia Regina, fanciulla avanti con l’età alla continua ricerca del principe azzurro, e dalla cameriera tuttofare Santina, zitella brontolona.
Il desiderio di aumentare di prestigio, con l’ambito premio di una stella, sembra realmente avverarsi grazie all’arrivo di un personaggio intrigante che creerà confusione e fraintendimenti.
La vicinanza di un Santuario all’albergo porterà ospiti due coppie di sposi molto diverse fra loro: Gino e Bianca, brontoloni in continua lite, Natale e Pasqua, inseparabili e innamoratissimi.
Ma non tutto è come sembra; l’abito, sI sa, non fa il monaco e anche il grande amore può essere tentato dal pomo del peccato…

LA PRESIDENTESSA

sabato 25 novembre (21.00)
commedia brillante

di Maurice Hennequin e Pierre Veber
Traduzione, adattamento e regia di Mariarosa Maniscalco
Compagnia Teatrale SOGGETTI SMARRITI (TV)

Gobette, soubrette parigina dei primi ‘900, senza scrupoli che “ama per missione e non per passione”, giunge in provincia, in casa dell’integerrimo Presidente del Tribunale di Gray, Tricointe che ha ordinato di espellerla dopo una notte turbolenta, passata con il  Giudice Istruttore Pinglet.  In casa Tricointe, Gobette verrà scambiata dal Ministro della Giustizia Gaudet e dal suo Capo di Gabinetto Ottavio per la moglie del Presidente Aglae, partita poche ora prima, donna intrigante ed afflitta da un’insolita fissazione. Testimone dell’equivoco è Sofia, cameriera alquanto naif.

Alcuni dei suddetti li incontreremo poi a Parigi, nel Ministero, affannati nel districarsi tra una doppia e forse tripla tresca, artefici di un notevole scambio di personaggi e di letti che produrrà non pochi effetti in nome del potere e … forse … dell’amore. Ad aiutarli o intralciarli, ecco Marius, un usciere capo Marsigliese e “carogna”, Francesco, giovane ed ingenuo aiutante, Bienassis, un povero Sotto Capo Ufficio in trepida attesa di “prendere un treno”, Angelina, amante tradita e vendicativa e infine Poche, curioso Agente Interprete.

La pièce, incredibilmente attuale, nel suo intricato meccanismo teatrale, permette di valorizzare al meglio le doti di ciascuno dei tredici attori in scena e di farci riflettere, pur divertendoci, che in certi ambienti “niente è cambiato”.

LA STRANA COPPIA

sabato 11 novembre (21.00)
commedia brillante

di Neil Simon
Compagnia TEATRO FUORI ROTTA (Padova)
regia di Gioele Peccenini

Oscar Madison, giornalista sportivo, conduce un’esistenza da scapolo da quando si è separa-to dalla moglie. Disordinato e approssimativo, vive da solo in un appartamento trasandato, passando le serate a giocare a poker con gli amici. La routine di Oscar viene sconvolta dall’arrivo di Felix Ungar, un amico appena lasciato dalla moglie e che è l’esatto opposto di Oscar: preciso in modo maniacale, ossessionato dall’ordine e dalla pulizia, pieno di allergie e di tic, e incapace di rassegnarsi alla fine del proprio matrimonio. Dopo alcune settimane, non sopportando più la convivenza, Oscar obbliga Felix ad andarsene ma poco tempo dopo se ne pente e va a cercarlo per le strade di New York con gli amici, senza però trovarlo….corte la figlia del “rustego” Ivo è innamorata di Tiberio porcaro romano. Il porcaro dovrà fingersi ingegnere per convincere i futuri suoceri a concedergli la figlia.

La trama è un pretesto per un esercizio di stile degli attori. Gli otto personaggi richiesti, quattro uomini e quattro donne, rappresentati da due attori che dovranno esprimersi in quattro differenti

ASA CHE TEA CONTA

sabato 28 ottobre (21.00)
spettacolo di costume, comico dialettale, con musica dal vivo

Compagnia LUNASPINA (Vicenza)
testi e regia di Nicola Pegoraro
con Antonella Maccà e Adalberto Zanella, intervallati dal Quartetto musicale Roberta Tonellotto (voce), Umberto Retis (chitarra), Roberto Oliviero (contrabbasso) e Paolo Bastianello (batteria).

In una corte la figlia del “rustego” Ivo è innamorata di Tiberio porcaro romano. Il porcaro dovrà fingersi ingegnere per convincere i futuri suoceri a concedergli la figlia.

La trama è un pretesto per un esercizio di stile degli attori. Gli otto personaggi richiesti, quattro uomini e quattro donne, rappresentati da due attori che dovranno esprimersi in quattro differenti posture e gestualità ciascuno per caratterizzare personaggi molto diversi tra loro.

Le canzoni di interpreti quali Pampanini, Mazzi, Buscaglione, Quartetto Cetra e altri, richiamano gli anni ‘50. La musica dal vivo è incastonata nel racconto e costituisce una sorta di terzo attore che sottolinea ed espande le situazioni narrate dai personaggi aggiungendo momenti emotivi coinvolgenti.