QUATTRO DONNE E UN BASTARDO

sabato 7 dicembre (21.00)
commedia brillante

Da “Un beau salaud” di Pierre Chesnot
Compagnia Nautilus Cantiere Teatrale (Vicenza)
regia di Daniele Berardi e Piergiorgio Piccoli

Il protagonista, Francois Dumoulin, si giostra con spregiudicatezza tra la vita domestica con la sua seconda moglie (peraltro amica della prima) ed alcune relazioni più o meno clandestine (un’amante “storica”, un’altra recente, e poi.. chissà). Ce n’è abbastanza perché le situazioni si complichino e gli equivoci si moltiplichino, in un tourbillon di imprevisti e di divertimento.
La vicenda si svolge la sera del compleanno di Francois, quando una festa a sorpresa scombina i suoi piani e dà l’avvio ad un incontrollabile climax comico, a cui partecipano e contribuiscono anche una surreale coppia di amici ed un aitante pasticcere incaricato di consegnare la torta.

NOME IN CODICE AFRODITE

sabato 9 novembre (21.00)
commedia brillante in lingua

di Valerio Di Piramo
Compagnia IL COVOLO (Longare)
regia di Martina Angela Quaranta e Fabio M. Fusaro

Jacopo Cirulli è un informatico che lavora in Smart working per una grande multinazionale ed è agevolato, nella gestione della casa e nelle relazioni con famigliari e amici, da un aiutante molto particolare: Alexa, un A.I. (intelligenza artificiale) dalle sembianze umane. Il moderno Frankenstein ha una fidanzata “sui generis” a cui non piacciono le “macchine”. A movimentare la sua vita ci sono anche: la dirimpettaia (musicista in una grande orchestra, negata per la cucina), uno zio (ex militare con alcuni barlumi di lucidità), la badante argentina, una zia con la cugina invitate a pranzo senza che Jacopo ne sappia nulla. Jacopo verrà coinvolto, suo malgrado, in un caso internazionale di spionaggio: la CIA, l’INTERPOL invieranno a casa di Jacopo due agenti un po’ particolari per scoprire la verità. Ma la verità non è sempre quella che appare.

ANCORA SEI ORE

sabato 13 aprile ore 21.00
commedia brillante in 2 atti ed epilogo

scritta e diretto da Davide Stefanato
Compagnia AMICI DEL TEATRO DI PIANIGA

Antonio, burbero contadino della provincia padovana, vive gli ultimi anni della sua vecchiaia in compagnia della sua badante emiliana Lorella che lo accudisce con cura, nonostante i continui battibecchi. Tutti i parenti aspettano la sua dipartita per spartirsi l’eredità che consiste in una bella casa lasciata dai genitori in custodia ad Antonio. Una volta raggiunto l’aldilà, Antonio accetta un’allettante proposta ricevuta da Dio in persona: avere la possibilità di scendere sulla Terra per altre sei ore, per dirimere le questioni nate fra i parenti per accaparrarsi la casa in eredità. Da qui una serie di tragicomiche scene in cui i vari personaggi coinvolti scoprono il loro vero lato negativo, si tolgono la maschera inconsapevolmente, complice un artificio divino che Antonio manovra alla perfezione impossessandosi della loro anima…

NA CASA SENSA NA DONA…

sabato 23 marzo (21.00)
commedia brillante dialettale

di Nicoletta Bauce
Compagnia BRUTTI MA BUONI (Arre PD)
regia di Daniele Pastori e Nicoletta Bauce

La vicenda è ambientata nei primi anni 70 e parla di problemi di coppia e argomenti sempre attuali. Etta, casalinga frustrata e depressa, si scontra quotidianamente con il carattere ruvido di Beppi, marito sempre dedito al lavoro e poco attento ai desideri della moglie. Il tutto è reso ancor più complicato dall’invadenza della suocera Mafalda sempre pronta a difendere il figlio e a criticare la nuora. La vicenda viene poi arricchita da personaggi caratteristici che daranno il via ad una serie di
bugie, equivoci e colpi di scena…

LA PRESIDENTESSA

sabato 25 novembre (21.00)
commedia brillante

di Maurice Hennequin e Pierre Veber
Traduzione, adattamento e regia di Mariarosa Maniscalco
Compagnia Teatrale SOGGETTI SMARRITI (TV)

Gobette, soubrette parigina dei primi ‘900, senza scrupoli che “ama per missione e non per passione”, giunge in provincia, in casa dell’integerrimo Presidente del Tribunale di Gray, Tricointe che ha ordinato di espellerla dopo una notte turbolenta, passata con il  Giudice Istruttore Pinglet.  In casa Tricointe, Gobette verrà scambiata dal Ministro della Giustizia Gaudet e dal suo Capo di Gabinetto Ottavio per la moglie del Presidente Aglae, partita poche ora prima, donna intrigante ed afflitta da un’insolita fissazione. Testimone dell’equivoco è Sofia, cameriera alquanto naif.

Alcuni dei suddetti li incontreremo poi a Parigi, nel Ministero, affannati nel districarsi tra una doppia e forse tripla tresca, artefici di un notevole scambio di personaggi e di letti che produrrà non pochi effetti in nome del potere e … forse … dell’amore. Ad aiutarli o intralciarli, ecco Marius, un usciere capo Marsigliese e “carogna”, Francesco, giovane ed ingenuo aiutante, Bienassis, un povero Sotto Capo Ufficio in trepida attesa di “prendere un treno”, Angelina, amante tradita e vendicativa e infine Poche, curioso Agente Interprete.

La pièce, incredibilmente attuale, nel suo intricato meccanismo teatrale, permette di valorizzare al meglio le doti di ciascuno dei tredici attori in scena e di farci riflettere, pur divertendoci, che in certi ambienti “niente è cambiato”.

LA STRANA COPPIA

sabato 11 novembre (21.00)
commedia brillante

di Neil Simon
Compagnia TEATRO FUORI ROTTA (Padova)
regia di Gioele Peccenini

Oscar Madison, giornalista sportivo, conduce un’esistenza da scapolo da quando si è separa-to dalla moglie. Disordinato e approssimativo, vive da solo in un appartamento trasandato, passando le serate a giocare a poker con gli amici. La routine di Oscar viene sconvolta dall’arrivo di Felix Ungar, un amico appena lasciato dalla moglie e che è l’esatto opposto di Oscar: preciso in modo maniacale, ossessionato dall’ordine e dalla pulizia, pieno di allergie e di tic, e incapace di rassegnarsi alla fine del proprio matrimonio. Dopo alcune settimane, non sopportando più la convivenza, Oscar obbliga Felix ad andarsene ma poco tempo dopo se ne pente e va a cercarlo per le strade di New York con gli amici, senza però trovarlo….corte la figlia del “rustego” Ivo è innamorata di Tiberio porcaro romano. Il porcaro dovrà fingersi ingegnere per convincere i futuri suoceri a concedergli la figlia.

La trama è un pretesto per un esercizio di stile degli attori. Gli otto personaggi richiesti, quattro uomini e quattro donne, rappresentati da due attori che dovranno esprimersi in quattro differenti

UNA LETTERA DI TROPPO

sabato 18 febbraio (21.00)
commedia brillante

di Valerio di Piramo
Compagnia IL COVOLO (Longare)
regia di Martina Angela Quaranta

Anna e Gilberto, moglie e marito, tornano da una breve vacanza e trovano la casa sotto sopra. Chi sarà mai stato? Ci sono stati i ladri? Entrambi hanno ricevuto una telefonata sospetta: una lettera avrebbe rivelato qualcosa al proprio coniuge. Ma cosa? Due amici, o meglio complici, Antonio e Paola sono stati incaricati di cercare la lettera durante il soggiorno fuori casa. I due incontrano, però, i proprietari dell’agenzia investigativa “Luce Chiara” assunti per nascondere la lettera e mettere in disordine la casa. A questo punto della storia, chi ha affidato loro questo incarico?
Molti sono i dubbi, i sospetti attorno cui si svolge la storia. Ci saranno due figure comiche e allo stesso tempo intriganti: la zia (così parrebbe) Maria e la signora Svetlana.
Alla base della storia vige la poca comunicabilità, il dubbio, la bugia, quest’ultima resa ancora più nota dal personaggio di Piero che, con tono umoristico, intreccia varie relazioni con molti personaggi della storia. Come andrà a finire questo travagliato racconto? O, meglio ancora, avrà una conclusione?

MESSALINA VA IN VACANZA

sabato 4 febbraio (21.00) – REPLICA sabato 11 febbraio stessa ora
commedia brillante in due atti

di Giuseppe Aronne
Compagnia ARCADIA (Torri di Quartesolo)
sceneggiatura e regia di Franco Picheo

Ai tempi della Roma dei Cesari, Claudio e Messalina: l’imperatore anziano, zoppo e balbuziente e la sua giovane, scaltra ed esuberante terza moglie, che secondo le cronache dell’epoca lo tradiva sistematicamente e lo raggirava a suo piacimento. Lo scandalo animava il pettegolezzo di tutta Roma duemila anni fa, e lo stesso accade ancora oggi: le vicende di uomini ricchi e in là con gli anni che si accompagnano a giovani donne attraenti ed arriviste sono spesso al centro del gossip contemporaneo. Proprio questa trasposizione dà origine alla commedia in due atti “Messalina va in vacanza”, scritta da Giuseppe Aronne e riadattata dal regista Franco Picheo per la compagnia Arcadia di Torri di Quartesolo
I protagonisti sono proprio loro, Claudio Cesare e Valeria Messalina, che però ai giorni nostri diventano un ricco commendatore di una certa età, zoppo e balbuziente, abituato da sempre ad essere servito, riverito e adulato da tutti, e la sua procace terza moglie, dal passato e dal presente molto chiacchierati. La coppia parte per una breve vacanza …

ALLA LARGA DAI GUAI

sabato 23 aprile (21.00)
commedia brillante misto lingua-dialettale

di Derek Benfield
Compagnia AMICI TEATRO PIANIGA
regia di Gianni Rossi

Commedia dagli infiniti colpi di scena, ambientata in un agriturismo di campagna nel quale viene nascosto il bottino di una rapina, ma i cui responsabili sono già stati assicurati alla giustizia. L’idea di due maldestri imbroglioni di recuperarlo, facendo evadere uno dei responsabili della rapina, si imbatte quasi subito nel clamoroso errore di omonimia che consente la liberazione del criminale sbagliato. Lo sventurato scambio di persona mette in crisi il piano, già di per sé complicato, e da qui in avanti una infinita serie di colpi di scena, dovuti a personaggi quasi surreali e ospiti dell’agriturismo, porterà ad un finale incredibilmente comico e inaspettato…

CHE AFFARE LA CASA POPOLARE!

sabato 19 marzo ore 21.00
commedia dialettale

Commedia brillante di Loredana Cont, tradotta in lingua veneta
Compagnia SALE E PEPE di S.Giovanni Ilarione VR
regia Giulia Magnabosco

Commedia dialettale incentrata sulle vicissitudini di un’insoddisfatta famiglia veneta degli anni ‘90. I coniugi Ugo e Rina cercano di migliorare la propria condizione abitativa, non amando affatto l’appartamento in cui sono in affitto da anni. Per loro e le due figlie i locali sono stretti, la caldaia non funziona, i sanitari traballano… Dopo aver tentato, senza successo, di far fare delle ristrutturazioni al padrone di casa, la coppia, su suggerimento dell’amico Gino, ha la brillante idea di presentare richiesta di alloggio comunale, mettendo in atto tutti gli escamotage per rientrare in graduatoria, in primis riportando a casa l’anziana nonna dall’ospizio. La commedia porta all’estremo comico alcune dinamiche sociali come il rapporto genitori-figli, lo scontro padroni-affittuari, nonché la difficoltà di essere anziani. Spassosa commedia a ricalcare tutti quei personaggi che nella frenetica vita quotidiana ci passano spesso inosservati …

UNA SBERLA DELLA FORTUNA

sabato 9 aprile ore 21.00
commedia brillante contemporanea in lingua

di AA.VV
Compagnia TUTTINSCENA di Camponogara VE
regia Agostino Nalon

Cosa fareste se per caso vi capitasse di trovare una valigetta con dentro una valanga di banconote, ovvero ”Una sberla della fortuna”? È il compleanno di Enrico Perini e, come tutti i giorni, sta tornando dal lavoro in treno. È felice e spensierato più del solito, scende e apre la borsa per prendere guanti, sciarpa e tramezzino, ma … ma qualcuno deve averla scambiata per errore. La borsa è uguale, ma al posto del prelibato tramezzino trova incredibilmente un mare di banconote da 50 euro! Immaginate lo sconvolgimento del povero Enrico che, per contarle, si rifugia nei bagni della stazione arrivando a totalizzare in maniera convulsa la sbalorditiva cifra di 1.735.000 euro!!!
Rincasa agitato e trova la moglie affaccendata nei preparativi per una cena speciale, alla quale parteciperanno gli inseparabili amici Vittorio e Betty. Noncurante di tutto prenota due posti per il primo volo aereo in decollo e un taxi che li venga a prendere al più presto. Tuttavia la moglie non vuole sentire ragioni per partire così all’improvviso, per di più con tutto quel denaro di sospetta provenienza! Che sia un gioco pericoloso della mafia?! Neppure il tempo di pensarlo e suonano alla porta, Enrico si defila, l’ispettore della questura centrale lo sta cercando. Giovanna non sa che dire e men che meno cosa fare. Comincia a bere! Poco più tardi fa il suo ingresso anche l’ispettrice Scalese e la faccenda si complica, proprio come nel più classico dei noir francesi!
Commedia contemporanea dell’equivoco incorniciata da un’essenziale scenografia, ideata su due piani per valorizzare maggiormente l’azione scenica, dove gli attori sono intrappolati in una girandola di scene frenetiche, dal ritmo sempre più incalzante.

UNA SBERLA DELLA FORTUNA

Comunichiamo che, nostro malgrado, ci vediamo costretti alla
sospensione
degli spettacoli del 29 febbraio, 14, 21 e 28 marzo
per ordinanze di Regione/Comune/Curia, alle quali non si può transigere

Seguiranno nostri aggiornamenti sull’eventuale recupero e sul proseguo del calendario

sabato 28 marzo ore 21.00
commedia brillante in lingua

UNA SBERLA DELLA FORTUNA
di AA.VV.
Compagnia TUTTINSCENA (Camponogara)
regia Agostino Nolon

Cosa fareste se per caso vi capitasse di trovare una valigetta con dentro una valanga di banconote, ovvero ”Una sberla della fortuna”?
È il compleanno di Enrico Perini e, come tutti i giorni, sta tornando dal lavoro in treno. È felice e spensierato più del solito, scende e apre la borsa per prendere guanti, sciarpa e tramezzino, ma … ma qualcuno deve averla scambiata per errore. La borsa è uguale, ma non può essere la sua: al posto del prelibato tramezzino al formaggio ed insalata trova incredibilmente un mare di banconote da 50 euro! Immaginate lo sconvolgimento del povero Enrico che, per contarle, si rifugia nei bagni della stazione arrivando a totalizzare in maniera convulsa la sbalorditiva cifra di unmilionesettecentrotrentacinquemila euro!!!
Ma voi, cosa fareste al suo posto?
Rincasa agitato e trova la moglie indaffarata nei preparativi per una cena speciale, alla quale parteciperanno anche gli inseparabili amici Vittorio e Betty.
Noncurante di tutto, prende il telefono, prenota due posti per il primo volo aereo in decollo tra due ore e un taxi che li venga a prendere al più presto. Tuttavia la moglie non vuole sentire ragioni per partire così all’improvviso, per di più con tutto quel denaro, di assoluta sospetta provenienza! Che sia un gioco pericoloso della mafia?!!!
Suonano alla porta, Enrico si defila, l’ispettore della questura centrale lo sta cercando. Giovanna non sa che dire e men che meno cosa fare. Comincia a bere!
Poco più tardi fa il suo ingresso anche l’ispettrice Scalese e, allora, colpo di scena! La faccenda si complica, proprio come nel più classico dei noir francesi!

I FIGLI? … UN ACCIDENTE!

sabato 25 gennaio ore 21.00
commedia brillante in lingua

replica fuori abbonamento sabato 1 febbraio ore 21.00

I FIGLI? … UN ACCIDENTE!
di Franco Ferri, libero adattamento e regia di Franco Picheo
Compagnia ARCADIA (Torri di Quartesolo)

Raccomanda un vecchio proverbio popolare: “Chi ha figli grandi, fuor li mandi…”. Già. Peccato che ci sia poi l’altro proverbio, quello che ricorda: “Tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare”. E così i simpatici Leandro e Iride, coppia romagnola ormai matura con prole maggiorenne da un bel pezzo, si ritrovano ancora a doversi preoccupare per i propri figli come se fossero sempre dei ragazzini adolescenti, in balìa di un mondo troppo grande per loro. E dire che le due femmine, Rita e Paola, sarebbero pure già sposate. Solo che l’una è alle prese con le angosce e i sospetti di tradimento da parte del marito Sergio (e i genitori, invece di buttare acqua, gettano benzina sul fuoco…), mentre l’altra è ancora incapace di provvedere a se stessa,tanto da ricorrere sempre all’aiuto di mamma e papà, con telefonate assillanti e continue richieste d’intervento.
Del resto come si può pretendere che Paola diventi davvero indipendente, se la madre la giustifica sempre e la chiama “Cocca” o “Paolina”? Con l’esempio di due sorelle maggiori così, non stupisce che il terzo figlio, Giampiero, sia cresciuto come il “principino” di casa a cui tutto è permesso e perdonato, e ora sia il classico bamboccione un po’ scapestrato che si diverte a farfallare un po’ da una ragazza all’altra, ovviamente senza mai assumersi un briciolo di responsabilità.Le peripezie dei tre figli costringono Leandro e Iride a tentare di mettere pezze di qua e di là, per sistemare i continui guai in cui si cacciano. Il risultato non può che essere un andirivieni senza pace e con mille imprevisti nella casa dei due genitori, per il divertimento del pubblico che può identificarsi nei momenti di ansia e di stanchezza, ma anche di allegria, di affetto e di complicità che caratterizzano questa italianissima famiglia sgangherata, ideata da Franco Ferri e adattata per la scena dal regista Francesco Picheo. Due atti brillanti che porteranno ogni genitore a pensare, proprio come l’esausto Leandro, che “i fioi” (i figli) sono davvero “un accident”. Ma senza quest’accidente, in fondo, che sapore avrebbe la vita?

IL LIBERTINO

sabato 7 dicembre ore 21.00
commedia brillante in lingua

IL LIBERTINO di Aldo De Benedetti
Compagnia NAUTILUS CANTIERE TEATRALE (Vicenza)
regia Piergiorgio Piccoli e Daniele Berardi

L’impiegato Arduino Rossi è un uomo senza carattere e succube degli altri, che conduce una vita monotona e ripetitiva tra il lavoro al ministero delle finanze e la casa, dove vive con una moglie indolente, ipocondriaca e dedita ai medicinali, una suocera arcigna e autoritaria e un suocero, giocosamente alienato. Al lavoro non va meglio: le giornate in ufficio sono interminabili, alle prese con un direttore sospettoso e impiccione e un collega vanesio, presuntuoso e nullafacente. Da un incontro fortuito, una domenica pomeriggio, con un’affascinante ragazza (in realtà una bella entraîneuse) nasce l’occasione per un appuntamento nell’appartamento della donna. L’incontro avrà risvolti ben diversi da quelli previsti dallo sprovveduto aspirante dongiovanni, e finirà in modo inaspettato, tanto da portare Arduino a “sognare” un seguito della vicenda in modo alquanto tragico. Al risveglio il «libertino» si renderà conto che la realtà è ben diversa, ma ugualmente intricata.
Il testo assume i caratteri del giallo-comico dove Arduino, un “Ugo Fantozzi” ante litteram, si troverà vittima di inganni, persecuzioni, e dell’invadenza di un cognato impiccione. Il protagonista seguirà quella misteriosa deriva che può assumere la nostra vita quando siamo di fronte a una tentazione e scegliamo di seguire l’ impulso, in uno sviluppo dell’intreccio che ricorda Carlo Goldoni per la capacità di trattare questioni complesse nella forma di un’ irresistibile leggerezza, giocata sul conflitto tra equilibrio classico e inquietudini contemporanee. La commedia, con il suo fitto reticolo di simpatici personaggi, avrà un epilogo inaspettato e, ovviamente, divertente e consolatorio per il pubblico.

TI AMO DA MORIRE

sabato 24 novembre (ore 21.00)
commedia brillante mix lingua e dialetto

di Nicola Pegoraro, ispirato al libro di Sabine Deitmer “Addio Maschio”
Compagnia IL COVOLO (Longare)regia di Nicola Pegoraro

La scena si presenta minimalista, ma per questo assolutamente non priva di impatto. ”Ti amo da morire”, frase ambigua e di sospette interpretazioni, si ispira al libro di Sabine Deitmer “Addio Maschio”, che il settimanale tedesco Der Spiegel ha definito come “una salutare ricetta per tutte le donne che hanno deciso di smettere con il vizio di amare troppo”. Lo spettacolo non intende suggerire ricette e soluzioni per i dilemmi eterni tra innamorati e, ancor più, le soluzioni proposte in questa pièce non sono da applicare nella vita reale. Le donne in scena sviluppano i loro intrecci con l’altra metà del cielo risolvendo i contrasti a loro modo, sbrigativamente e senza scrupoli. Per contro, i maschi tengono a chiarire che questi metodi sono surreali e che quanto accade sul palcoscenico è finzione … don’t try at home!, non fatelo a casa!

I MORTI NON PAGANO LE TASSE!

sabato 21 gennaio 2017 (ore 21.00)
REPLICA – replica sabato 28 gennaio (ore 21.00)
commedia brillante contemporanea
di Nicola Manzari per l’adattamento e la regia di Franco Picheo
Compagnia ARCADIA (Torri di Quartesolo)

05-morti-non-pagano-tasseIl Paese del mare, del sole, del buon cibo e della bella vita. Ma anche la patria della burocrazia cavillosa e dell’arte di arrangiarsi: è questa l’Italia nell’immaginario collettivo, oggi come ieri. Ecco perché, pur essendo ambientata nel 1951, la commedia brillante “I morti non pagano le tasse!” di Nicola Manzari, liberamente adattata dal regista Franco Picheo, di fatto assume i contorni di un ritratto senza tempo della nostra “Italietta”, nei toni volutamente caricaturali di una satira ben poco velata.
Il protagonista, Marco Vecchietti, è un modesto impiegato statale residente a Bologna che tenta di sbarcare il lunario, stretto tra uno stipendio ai limiti della dignità e una moglie (Amalia) con ingerente e asfissiante suocera (Geltrude) a carico. Tra affitto, bollette e tasse, i debiti si sormontano e lo sfratto incombe. Resterebbe un’unica soluzione: far sparire il proprio nome dai registri fiscali. Il caso vuole che proprio la burocrazia in genere tartassante e nemica per uno dei suoi mille pasticci finisca per fare un “favore” al Vecchietti: l’anagrafe del suo paesino natale, disperso tra le montagne venete, lo dichiara infatti ufficialmente deceduto da sette anni, benché vivo e vegeto. È la svolta. Marco, apparso fin lì una specie di eterno perdente “alla Fantozzi”, con un guizzo di rivalsa decide di sfruttare l’errore a suo favore e ribellarsi a tutto e a tutti, gettando nello scompiglio l’intera famiglia, il padrone di casa, il palazzo in cui abita e il capufficio… Convinto dalla moglie a recarsi nel suo paesino d’origine per far luce sulla questione, lo scaltro Vecchietti scopre che anche lì tra i monti, insospettabilmente, l’arte di arrangiarsi e la corruzione sono la regola: e allora, visto l’andazzo generale, tanto vale mettersi d’ingegno e provare a ricavarci un bel tornaconto personale…
Insomma, tre atti tutti da ridere, tifando per questo improbabile “antieroe” sui generis, che si ritrova per caso nelle vesti di martire di guerra, seduttore di giovani locandiere, intrallazzatore con i politucoli locali, fino a quando qualcuno, da Bologna, tornerà a cercarlo…

IL LETTO OVALE

sabato 3 dicembre (ore 21.00)
commedia brillante contemporanea

di Ray Cooney e John Chapman per la regia di Stefano Bianchin
Compagnia ATTORI IN PRIMA LINEA (Schio)

04-letto-ovaleUn appartamento, quattro coppie… e un letto ovale! Ray Cooney mette tutti gli ingredienti per creare un intreccio di tradimenti, equivoci ed incomprensioni, originate soltanto da una lettera d’amore finita nelle mani sbagliate. Le quattro coppie che si aggirano in questo appartamento sono: i padroni di casa, Philip e Joanna Markham, il socio di lui, Henry Lodge, con sua moglie Linda, gli amanti di quest’ultimi due, l’eccentrico arredatore Alistair ed una cameriera austriaca, Silvia.
Gli otto faciloni pensano di avere a disposizione questo appartamento che, invece, per una serie di equivoci e contrattempi, è trafficatissimo. Così accade che mariti e mogli si trovino contemporaneamente e senza ragione nello stesso luogo in compagnia dei rispettivi amanti, dovendo mentire l’uno all’altra. A rendere il tutto ancora più imprevedibile, arriverà un’altra persona che ribalterà tutta la situazione.

Il letto ovale, che dà il titolo alla commedia, è il vero fulcro della storia, attorno alla quale ruotano doppi sensi, inganni e tradimenti, dove ogni personaggio finge di essere qualcun altro in un vortice di intrecci, malintesi e infinite gag che troveranno alla fine una soluzione… mah … forse!

AMORE, SPARAMI!

sabato 22 ottobre (ore 21.00)
commedia brillante d’Amore e Tradimento

tratta da “Central Park West” di Woody Allen per la regia di Melissa Franchi – Compagnia “TEATRO DI SABBIA” (Vicenza) in collaborazione con “ASSOGEVI” Vicenza

01-amore-sparamiAmore, Sparami! è un atto unico comico tratto dal testo teatrale “Central Park West” di Woody Allen. Il tema è quello di sempre: l’amore e il tradimento. Due coppie si confrontano e scontrano nel bizzarro tentativo di ritrovare una normalità di coppia e di vita che, come spesso accade in Allen, risulta anomala, ipocondriaca e nevrotica. Lo spettacolo è ricco di battute divertenti ed irriverenti, carico di quella comicità nevrotica e vertiginosa che da sempre caratterizza le produzioni del grande regista e scrittore americano.
Bianco e nero, Follia e ragione, Amore e odio. L’idea registica alla base dello spettacolo è questa: il doppio, il contrasto, l’opporsi di forze costruttive e distruttive che determinano l’evolversi di una vicenda che precipita verso il cataclisma, per poi risolversi nel più semplice dei modi: ridendo!
I personaggi si scagliano l’uno contro l’altro, in un susseguirsi di battute a catena di grandissima comicità; nevrotici quasi all’inverosimile, eppure così naturali, umani e così vicini a noi, tanto da creare un meraviglioso legame con il pubblico, che ride perché si rivede e perché sa che forse, alla fine, può dire di non essere così folle. Forse.
La scena è volutamente spoglia, riempita con semplici oggetti “scagliati” con rabbia: due sedie, un tavolo, fogli, alcolici, fazzoletti e semi di zucca. Tutto qui. Tutto bianco e nero. La follia sembra non aver colore. La scelta di una scena così semplice si lega soprattutto al fatto che il testo si recita da sé: le parole sono veloci, le battute serrate e dinamiche.

Il testo di Woody Allen è il vero spettacolo. La vera scena. La musica? Rigorosamente dal vivo, affidata ad un pianista che accompagna la vicenda con semplici motivetti anni ’80. Le luci? Fredde, cinematografiche, chirurgiche e a contrasto. Il Pubblico? Ride. Tanto basta.

Protagonisti dell’irresistibile piéce saranno Mattia Bertolini (Sam), Diego Dalla Benetta (Howard), Melissa Franchi (Phyllis), Maria Faggionato (Carol) e Mirta Pegoraro (Juliet). Regia di Melissa Franchi, al pianoforte Simone Cosma, scene di Matteo Monzardo, disegno luci di Alessandro Modini.

UNA TONNELLATA DI SOLDI di Evans & Valentine

sabato 24 ottobre 2015 (ore 21.00)
teatro brillante contemporaneo

Compagnia LA TRAPPOLA (Vicenza) – regia di Alberto Bozzo

01 tonnellataAubrey e Louise sono una simpatica coppia di squattrinati, vivono con noncuranza al di sopra delle loro possibilità economiche, sommersi dai debiti ed inseguiti dai creditori. Giunge improvvisamente la notizia della morte di John, unico, ricchissimo fratello di Aubrey, che da anni risiedeva in America.I coniugi ereditano una tonnellata di soldi e cercano il sistema di intascarla senza render conto ai numerosi postulanti. Ma Aubrey è davvero l’unico erede di quella fortuna? E se invece qualcuno, che si presumeva defunto, si presentasse a rivendicarne i diritti? Tutto può succedere e tutto può complicarsi grazie alle geniali invenzioni della frizzante Louise, agli inopportuni interventi di una zia sorda, a un avido maggiordomo, una cameriera innamorata, una cuoca braccata da un insistente garzone, uno stralunato avvocato e una incontenibile amica della padrona di casa… L’ambientazione è neutra e atemporale, un gioco di colori al limite del fumettistico nei costumi e nel trucco in contrasto con una scenografia bidimensionale, disarmante nella sua infantile semplicità. Un divertissement scoppiettante e pirotecnico che coinvolge lo spettatore grazie ad un susseguirsi di colpi di scena ben congegnati ed ad una recitazione serrata che non lascerà nemmeno il tempo di respirare tra una risata e l’altra!

Ingresso: interi euro 8 / soci “una montagna di teatro” € 7 / ragazzi fino 14 anni euro 4